Cosa provoca l’inquinamento acustico musicale e generale?

Chiariamo i tuoi dubbi sull’inquinamento acustico musicale.

Quando parliamo di inquinamento, il nostro pensiero va subito a tutto ciò che riguarda i danni ambientali, dal problema dei rifiuti fino ad arrivare all’effetto serra.

Spesso però non consideriamo attentamente un altro importante fattore, quello legato all’inquinamento acustico musicale ma anche legato ai danni relativi ad ogni tipo di alto suono prodotto dagli uomini e dai suoi comportamenti.

La nostra società moderna, è cosi’ abituata al rumore costante che non arriva nella maggioranza dei casi a lamentarsene ne a prenderlo in considerazione.

Da ciò ne derivano cause sicuramente dannose per la salute pubblica, dovute anche ad eventi particolari, come ad esempio gli elevati rumori provocati durante i concerti, discoteche estive etc.

inquinamento acustico musicale, foto di una batteria musicale

Ma cosa è esattamente l’inquinamento acustico e come difendersi?

Spiegandolo in semplici parole è ciò che causa un’esposizione eccessiva di suoni e rumori, sia in ambienti urbani che in ambienti naturali.

Quando questi suoni in genere sono maggiori ai 50 decibel, provocano tale inquinamento.

La sua misurazione si fa con il fonometro, uno strumento che registra le variazioni di pressione sonora, quando si arriva a valori superiori ai 120 decibel la nostra salute diventa a rischio.

Tutto ciò può portare ad un pericolo sia alla salute umana con problemi legati allo stress,vai problemi psicologici ed alla pressione, fino ai disturbi del sonno e certamente forti mal di testa.

Non vanno neppure trascurati nel lungo periodo i rischi legati a ictus, infarti, malattie cardiovascolari.

I soggetti più esposti sono le donne, mentre la fascia di età più colpita si aggira attorno tra i 45 e 50 anni.

Ma il pericolo si spinge ben oltre fino agli ecosistemi, che sono quindi sottoposti ad un forte deterioramento, portando a conseguenze irreversibili come la diminuzione della fauna selvatica.

Gli animali possono infatti perdere l’udito, il senso di orientamento, abbandonare definitivamente determinati territori, con conseguente danno alla natura.

Ogni fine anno, a causa dei continui e chiassosi festeggiamenti con i fuochi d’artificio muoiono di terrore numerose specie animali, che vivono nei centri abitati o a ridosso, come i tanti uccelli, roditori ma anche cani e gatti.

inquinamento acustico musicale, foto di un concerto evento

Quali sono le città Italiane più rumorose?

In Italia, la maglia nera spetta a città come Palermo, Torino, Firenze, Milano, Napoli, Bologna e Roma, dove in media si toccano gli 80-90 decibel.

Purtroppo il nostro paese ha il primato nel continente Europeo.

I picchi sono dovuti ad alte concentrazioni di traffico, suoni di clacson e sirene, veicoli rumorosi, fino ad arrivare agli schiamazzi notturni nelle zone della movida giovanile.

Ovviamente non vanno escluse le tante attività commerciali, ricreative, artigianali ed industriali ad esse collegate.

Foto del Duomo di Milano, la città lombarda è tra le città più rumorose, con molto inquinamento acustico musicale e generale.
Milano tra le città più rumorose in Italia

Quali rimedi adottare e quali precauzioni?

Ogni giorno tutti noi possiamo adottare pratici accorgimenti, partendo dallo spegnimento dei classici elettrodomestici quando non sono utilizzati, poiché generalmente possono apportare dello stress

E’ chiaro poi che nel caso si vive in una zona sottoposta a continui disturbi acustici, come ad esempio la vicinanza ad un aeroporto, ferrovia, porto o locale notturno, la prima cosa da fare è certamente quella di dotarsi di pannelli fonoassorbenti da installare alle pareti.

In alternativa si possono realizzare delle pareti in cartongesso che contengano materiale isolante, mentre alle finestre andrebbe applicati dei vetrocamera per ridurre i suoni esterni.

Per ciò che riguarda invece la realizzazione di aree produttive, ma anche di infrastrutture, aree ricreative, commerciali etc, va necessariamente fatta per legge una valutazione di impatto acustico.

Questo studio ha lo scopo di capire se l’opera da realizzare o già esistente, rispetta i limiti di immissione ed emissione sonora, in modo da prevenire i danni ambientali.

Altro apporto che sicuramente gioverebbe nelle nostre città, sarebbe quello di realizzare un tipo di asfalto modificato, con aggiunta di pneumatici riciclati.

Questo ridurrebbe notevolmente il rumore del manto stradale, oltre che a darne una maggior sicurezza e prestazione.

In Italia al momento ci sono circa 600 km di strade già realizzate con questo sistema innovativo.

Nei prossimi decenni con l’avvento dei veicoli elettrici, assolutamente silenziosi il problema si dovrebbe decisamente ridimensionare.

inquinamento acustico musicale e generale,  foto del traffico automobilistico che ormai rappresenta il suono di molte città
Cosa provoca l’inquinamento acustico? Il traffico automibilistico è sicuramente uno dei fattori.

Per fortuna abbiamo avuto un po’ di respiro, ma è servito il covid per ottenerlo.

L’attuale emergenza sanitaria, infatti ha notevolmente ridimensionato questo problema, tanto che nel mondo l’inquinamento acustico si è praticamente dimezzato negli ultimi 12 mesi.

Le scene commoventi viste in tv, dei tanti animali che si sono ripresi gli spazi durante i periodi di lockdown nei centri cittadini, sono state un monito.

Resta il dubbio se alla fine di questa crisi, il nostro pianeta tornerà ad andare nuovamente di fretta e con gran rumore, riprendendo progressivamente la dove aveva lasciato.

Ognuno di noi può fare qualcosa per la diminuzione dei rumori, basta accortezza, un po’ di etica ed ovviamente rispetto generale per tutti gli esseri viventi, solo così possiamo giocare un ruolo importante.

Questo ovviamente vale anche per la lotta al cambiamento climatico.

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